Niente ruspe ne espropri a luglio

Tra le tante mezze verità che l’AD della SDM ha raccontato nei recenti incontri avuti a Messina, anche quella di una sorta di task force che si costituirà sul tema degli espropri, lanciando così un messaggio ammiccante ai professionisti, che dovrebbero trarne possibilità di lavoro, ed agli espropriandi per i quali si prospetterebbero soluzioni mirate, addirittura individuali.
Quanto tutto questo sia possibile lo vedremo, intanto qualche certezza l’abbiamo avuta: nessuno lascerà la casa a luglio e nessuna ruspa comunque si vedrà in giro ancora per lungo tempo, parole di Ciucci.
Ha anche confermato che il progetto prevederebbe 1600 ditte in Sicilia e 1100 in Calabria interessate agli espropri.
Dietro questi numeri però ci sono attività, famiglie, uomini e donne, volti e storie che non hanno alcuna intenzione di fare un passo indietro nella loro legittima resistenza.
Tra le tante, sulla sponda siciliana, Mariolina De Francesco che vive da tantissimi anni proprio lì dove dovrebbe sorgere un pilone del ponte.
Con coraggio e tanta dignità dice: “Se dovessi lasciare la mia casa e mettere alle spalle tutta la mia vita per un ospedale oncologico per bambini, lo farei certamente. Non lo farò mai, sappiatelo, per un’opera inutile come questa”.
E di fronte a lei, nel territorio di Villa San Giovanni, Rossella Bulsei ha costituito il comitato “Ti Tengo Stretto", e rifiuta con sdegno il percorso prospettato degli indennizzi:”E' facile ragionare in questi termini se si pensa che tutto abbia un prezzo, una casa non è soltanto un investimento economico, è invece la vita delle persone. Nella mia casa non ci sono quadri, apro la finestra ed è lo Stretto l’opera d’arte in cornice”.
Messaggio ai naviganti: cittadini che non sono in vendita ce ne sono tantissimi.
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